La Riserva (Sorvegliati Speciali)

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Giunti all'aeroporto di Wichita parcheggiarono la Mercedes nera in uno dei lotti del parcheggio riservato al personale.

Per quanto avesse un fratello pilota aereonautico Mattew non era un patito di aerei, aviojet e similari. Aveva soltanto il desiderio di un bel volo in mongolfiera sorvolante il mare e le isole dei Caraibi, insieme a Maeve, nei giorni della loro honeymoon. Ma per adesso non se ne parlava.

"Emme" lo chiamò S. "Dimentichi il tesserino." E glielo allungò.

Agenzia Governativa USA, MAFEN, agente William Green, e la sua foto. Timbro e ben in vista, il noto stemma USA Governement del tutto uguale a quello del FBI.

Entrarono nella hall da un ingresso secondario riservato e lì ad accoglierli si fece innanzi una hostess di terra. 

"Buon pomeriggio signori. Sono Sophie, prego seguitemi. Il comandante e il suo copilota, vi attendono."

Dopo pochi passi raggiunsero una saletta riservata ai piloti e li lasciò, richiudendo la porta dietro a sé. Si trovarono di fronte ai due piloti seduti su un divanetto appoggiato ad una vetrata. 

Questi si alzarono in piedi e  dopo uno scambio di strette di mano, i Mib si sedettero ognuno su una poltrona in pandan con il divano.

"Comandante Perochini e lei Vicecomandante, esattamente cosa avete incontrato lassù a svariati piedi di altezza?" Iniziò col chiedere J. sotto falso nome in egual modo di Mattew e S.

"Cinque minuti dopo il decollo ad un'altezza di 2000 piedi, il mio copilota ha richiamato la mia attenzione. Un oggetto sulla destra del nostro aereo, 500 piedi circa al di sopra del nostro, seguito dopo qualche minuto da un altro identico che volava al di sopra e in diagonale con esso e infine l'apparizione di un terzo ancora più su, anch'esso grigio-metallico con una banda di luci centrali simili a oblò mi è parso di distinguere, usando il mio binocolo. Sul radar nessuna traccia. Ma di lì a poco ricevemmo la chiamata dalla torre di controllo. Stavano rivelando tre oggetti al di sopra del nostro aereo e non avendo segnalazioni di traffico regolare riguardo i tre, chiesero se li avevamo sul radar e alla vista. Confermai alla vista ma dissi che sul radar di bordo stranamente non erano individuabili. Dissero che  non c'era pericolo di crash aereo  tra il nostro aereo e questi velivoli sconosciuti ma di tenerli costantemente informati sulla situazione." Trasse un respiro e poi riprese:

"Nessuno dei passeggeri del volo, si accorse degli strani oggetti che ci seguivano tranne un passeggero che in quel momento guardava il cielo notturno dall'oblo'. Le luci attirarono la sua attenzione: puntò la camera del suo smartphone ai tre strani velivoli e scattò la foto che sicuramente avete visto nel leggere l'articolo del quotidiano 'Wichita Time'.

Da par mio ho fatto rapporto all'istituto adibito alla sorveglianza aereportuale e aerea di Wichita, ma so che analizzeranno il mio rapporto e daranno come esito della vicenda la colpa a qualche fenomeno atmosferico o a qualche oggetto come palloni meteo. Ne ho discusso con un collega che in passato ha avuto un'esperienza del genere, e quindi so per certo che sarà questa la motivazione ufficiale dell'avvistamento uap." 

Terminò il suo pensiero chiedendo a J quale fosse invece il suo sincero parere.

"Io credo che voi piloti e quel passeggero che ha scattato la foto, molto suggestiva devo ammettere, avete avuto un incontro con qualcosa di anomalo ma certo non un fenomeno atmosferico né un pallone meteo. Quindi il mio rapporto al MAFEN sarà tutto improntato a mettere in dubbio quelle coperture. Vi ringrazio della testimonianza e disponibilità sua e del suo copilota."

"Abbiamo solo fatto il nostro dovere di testimoni." Replicò il comandante.

Tutti e cinque si alzarono in piedi e si ristrinsero la mano.

"Sono soddisfatto del nostro incontro e del fatto di poter essere creduto da persone esperte  e informate come voi del MAFEN." disse il  comandante Perochini.

"E noi del MAFEN siamo lieti di esservi stati utili con questa nostra intervista e il nostro rapporto che per il momento si manterrà top-secret al pari di altri dello medesimo tipo."

Tornando all'auto J domandò a Mattew: 

"Allora cosa ne pensi?"

"Di cosa?"

"Delle risposte che ci hanno dato."

"Ma, non so cosa pensare. È stata una bella intervista e le faccio i miei complimenti capo."

"Ricorda di seguire il tuo istinto nel porre quelle giuste di domande quando sarai abbastanza esperto da poter essere tu a gestire questo genere di rapporti con i testimoni di avvistamenti fuori dall'ordinario."

"Ok capo. Me lo ricorderò."

Aliens - Un Fatto Vale Più Di Mille ParoleOù les histoires vivent. Découvrez maintenant