Noi Non Nominiamo Mai Costui

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Seduti allo stesso tavolo, nella stessa taverna, del loro ultimo incontro, Matthew e Lisa, con in più Mia e Sabine, totale quattro commensali dinanzi a pizza e birra, in ansiosa attesa che Sabine narrasse la sua esperienza di abducted. Gli altri tavoli della taverna erano abbastanza lontani dal loro e quindi il pericolo che qualche avventore curioso stesse in ascolto era fortunatamente evitato.

"Su, Sabine comincia a raccontare." La incoraggiò Mia.
"Va bene ma non è semplice per me. Ancora sto elaborando quel che ci è accaduto."
"Accaduto? Eri insieme a qualcuno?"
Chiese Mattew.
"Il mio ragazzo, Alex Muñez. Lui è un immigrato di origine Messicana. Lavora come portiere di un palazzo residenziale a due passi dal centro di Wichita. A proposito questo me lo ha regalato lui per festeggiare l'anniversario di quando ci siamo conosciuti."
Dicendo questo allungò il braccio sinistro perché tutti e tre potessero ben vedere il braccialetto con charm che indossava al polso."
"Mattew e Lisa si scambiarono un occhiata, entrambi sconcertati. Il ciondolo era un simbolo di sembianza atzeca, e non solo: era esattamente uguale a un crop circle conosciutissimo tra gli appassionati del genere, insomma, in modo ridotto era proprio quello."
"Bhe che aspetti, continua" la esortarono in coro i suoi amici.
"Eravamo fuori città, nei pressi della zona industriale e stavamo fuori dalla nostra auto ferma nello spiazzo di una fabbrica di mattoni a fare i fatti nostri, sì, sapete come succede no? Volevano stare tranquilli, noi due soli, quando l'attenzione di Alex si spostò da me a una forma triangolare rotante nel cielo del crepuscolo, era quasi buio, dovevano essere le otto di sera di martedì, due settimane fa. Guardai anch'io verso quel il punto davanti a noi e domandai ad Alex che tipo di velivolo potesse mai essere. Lui mi rispose che forse era un nuovo prototipo di aereo costruito in una base aeronautica poco distante da lì, ma io non ne ero così convinta. Comunque il velivolo si stava avvicinando. A un certo punto si immobilizzò a pochi metri di distanza da noi. Non era triangolare come ci era apparso all'inizio, bensì aveva una  forma circolare, una serie di vetrate  illuminate a giorno con una cupola al di sopra come tettoia e una piatta base di quel che sembrava metallo. C'erano delle persone all'interno di esso, si vedevano distintamente, vestite con tute militari ma di un colore non abituale, tipo un rosso bordeaux e alcuni avevano capelli molto chiari e presunsi occhi molto chiari, tipo nordico insomma. Altri avevano colori più scuri di capelli e forse occhi scuri. Avvertì l'impulso di sventolare una mano per salutarli e lo feci, credendoli dei militari della base e alcuni di loro ricambiarono il mio saluto. Dopo di ciò il velivolo si mosse e prendendo velocità si allontanò verso est. Domandai ad Alex un suo parere ma lui mi rispose che non era stata poi una cosa così fuori dall'ordinario credendoli anch'egli dei militari della base su di  un veicolo sperimentale. Certo non un ufo e quelli erano proprio fatti come noi, delle persone.
Salimmo in auto e tornammo indietro alle nostre case. La cosa strana però è che un'ora più tardi, quando arrivammo a destinazione erano le nove e mezza di sera ma del giorno seguente, mercoledì. Erano trascorse 24 ore  che ci erano sembrate solo due. In più Alex aveva delle scottature sulle braccia ed era come abbronzato di colpo. Non riesco a spiegarmi quel che abbiamo vissuto specie non abbiamo nessun ricordo delle ventiquattr'ore trascorse. Tutto qui ragazzi. Voi che ne pensate?"
"Interessante ma non sei l'unico caso, anzi rientri nella norma, parlando di abduzioni, anzi è la prassi che seguono gli E.T, solo...sembravano umani hai detto?" Interevenne Mattew."
Sabine annuì.
Mia concordò con Mattew.
Lisa invece era silenziosa, troppo secondo Mattew, non aveva ancora pronunciato parola e aveva un'espressione preoccupata.
"Lisa?" La incoraggiò Mattew.
"Ho una mia idea sull'intera storia ma la dirò solo a te, in privato, se Sabine e Mia sono d'accordo."
"Niente in contrario" disse Sabine
"Anche per me niente in contrario." Aggiunse Mia.

Aliens - Un Fatto Vale Più Di Mille ParoleWhere stories live. Discover now